giovedì 11 marzo 2010

Puck a BILBOLBUL: la resa dei conti!

Scusate il ritardo: torno adesso da Dublino e sono ko.
Ma come promesso riporto qui sotto ciò che mi ricordo di Bilbolbul- il Festival del fumetto di Bologna che mi ha ospitato settimana scorsa assieme a "PUCK!".
Per cominciare, intanto, qui sopra vedete una foto dell'esimio artista esotico Silvano Falatti.

Sotto, invece, la breve cronaca del viaggio. Per il piacere perverso delle vostre sinapsi:

- Arriviamo a Bilbolbul in ritardo. Dopo le polemiche dei giorni precedenti, la Sala Borsa è ordinatissima e pulita. Finalmente niente più bottiglie di birra per terra, niente tavoli asimmetrici, e niente orde di punks idrofobi ad assalire le vecchiette. I vigilantes raccolgono le carte per terra in tenuta antisommossa, e così si mantiene saldo il decoro. Rispetto all'anno scorso mi sento molto più ordinato. E pulito. Mi telefona Simone Lucciola, e anche lui si sente più ordinato e pulito. Ce ne si compiace. Credo che alla prossima edizione presenterò "PUCK!" in una nuova veste interamente biodegradabile.

- Rivedo un sacco di gente tosta: le ragazze di Ernest (Rebecca e Samantha, bravissime a sostenere la nostra Causa!) , Strane Dizioni, Lise & Talami, Nicola Rettino, Maurizio Ercole, l'obliquo Sergio Ponchione, Alberto Corradi, Rocco Lombardi & Alex Tirana, Enrico, Massimo Giacon, i fratelli Mattioli, i Super Amici al completo, Squaz (il suo nuovo libro è una ficata!), i ragazzi dell'Associazione Hamelin,Rossopane il capitano Akab, Hannes Pasqualini, Cristina Spanò, Giulia Sagramola, Luca Genovese & Luca Vanzella, Matteo Fenoglio, Marco Cendron, Alan Chies, Alessandro Cavallini e molta altra gente che di sicuro ho dimenticato di nominare. Conosco Marco Nizzoli, e credo che il Nano lo ingaggerà per il prossimo attesissimo (e rigorosamente top-secret) numero speciale.

- Tocca a me, e vengo messo all'angolo delle dedicaces. Faccio la peggiore presentazione della storia: nel clima serio di tutta la manifestazione la nostra baracconata di performance suona un po' come i Sex Pistols al Cantagiro. Vado in ansia, disegno malissimo e faccio una dedica a una bambina infiocchettata e vestita di rosa... che in realtà è un bambino, e pure incazzato per lo spiacevole equivoco. Il televisore con i video non funziona, i pennarelli sono scarichi e Silvano Falatti fallisce miseramente con il suo repertorio di monologhi anticlericali. Nel pieno della catastrofe, il mio cappello a cilindro abbandona la nave. Il pubblico è scarso e perplesso. Davvero, la peggio presentazione della storia.

- Per dimenticare al volo scappo al Locomotiv assieme a Marco Falatti, Geremia ed Ema. Mi prendo una sbornia colossale che neanche Steve Mc Queen avrebbe gradito. A un certo punto mi appare Paolo Bacilieri con un cappello improponibile. Mi eclisso, continuo a bere, e dimentico gran parte di quello che succede. A parte una di quelle piacevoli nuove conoscenze che neanche l'alcol cancella. Ma si sa come vanno a finire certe cose. Credo che per un istante abbia nevicato, ma non ci scommetterei molto.

- Ci ospita Geremia Moscatelli. Sono le sei del mattino. Perdo clamorosamente a Ridge Racer. Fa freddo e dormo un paio di ore scarse.
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- E' di nuovo mattina, siamo di nuovo al Festival e Silvano Falatti fa i numeri. Quell'uomo è un performer nato: un gruppo di clochard si concentra al nostro angolo delle dediche e lui tiene banco. Si parla di chirurgia plastica e schede elettorali. Momenti magici. Riprendo tutto con la videocamera, per futura memoria.

- Lasciamo Bilbolbul, che alla fine è andata molto bene rispetto alle aspettative. Rivediamo un'amica, ci ospita a cena, e si torna a casa. La Puck Mobile fila liscia sull'asfalto ed Ema assume dosi sproporzionate di caffeina mentre si addormenta sul volante. Arrivo a casa tardissimo ma con qualche soldo in più per la Causa. Non tantissimi, ma neanche noccioline. E in ogni caso il Nano avrebbe gradito pure quelle.

Qui sopra: Foto di gruppo con occhi rossi. Da sinistra: Emanuele Fossati, Marco Falatti, Geremia Moscatelli, Hurricane Ivan, Silvano Falatti, Maurizio Ercole e Nicola Rettino.

1 commento:

Anonimo ha detto...

come vanno a finire?